La mia esperienza di viaggio in Africa tra i bambini di un villaggio
Mi chiamo Daniele, di Roma, e questa è il racconto di una giornata indimenticabile durante un viaggio in Africa nel 2010. Un’esperienza che porterò sempre nel cuore e che consiglio di provare per conoscere davvero, seppure in maniera molto superficiale, purtroppo, la vita di un piccolo villaggio africano, distante magari poche ore di strada dal lusso dei resort di Malindi.
Eravamo partiti con l’idea di fare quante più esperienze possibili in Africa, quelle classiche per turisti, come i safari o le escursioni nel deserto. Ma una mattina abbiamo chiesto alla nostra guida di accompagnarci a visitare un vero villaggio africano. Il consiglio che ci ha dato è stato quello di non presentarci a mani vuote e così abbiamo subito fatto una colletta tutti insieme per comprare cibo, prodotti per l’igiene e medicinali che potessero essere utili agli abitanti del villaggio che avremmo visitato. Fatta la “spesa” in centro città, siamo montati sulle jeep e siamo partiti. Quello che abbiamo trovato non è possibile descriverlo a parole. Proverò a farlo con le immagini scattate quel giorno.
Nel cuore della gente
Non c’è bisogno di dire che al nostro arrivo c’è stato un po’ di imbarazzo perché nessuno di noi sapeva come approcciarsi alle persone che ci sono venute incontro, soprattutto ai bambini, considerando che probabilmente non avevamo mai visto turisti prima di allora. Ma è bastato un attimo perché ci entrassero subito nel cuore. Abbiamo pensato di fare loro dei regali, mentre invece sono stati tutti loro a donare a noi emozioni, sguardi, sorrisi e ricordi che porteremo per sempre nel cuore.
Uno scambio inestimabile
Se state pensando ad una vacanza in Africa, in quelle regioni del continente dove sicuramente vi capiterà di incontrare un villaggio come questo, non mancate di fare anche voi questo tipo di esperienza. Ma una volta lì, non improvvisatevi filantropi o volontari esperti e affidatevi ad una guida. Soprattutto fatevi consigliare cosa davvero è necessario. Per voi sarà una piccola spesa extra da comprendere nel budget del vostro viaggio. Per loro sarà, magari, un mese intero di scorte di cibo e uno scambio di emozioni che non avrà prezzo.
