
L’esperienza di viaggio di Francesca e Enrico tra i parchi dello Utah

Siamo due professori in giro per il mondo. La passione per i viaggi ci porta, ogni anno, a salire su un aereo e andare alla ricerca di emozioni e panorami nuovi. Questa che vi raccontiamo è la nostra esperienza di viaggio nel cuore degli Stati Uniti, dallo Utah all’Arizona, nell’estate del 2018.

La Utah State Route 9
Il nostro viaggio inizia sulla Highway 15, fra Nevada e Arizona, che abbiamo percorso per immergerci nei paesaggi dello Utah. Avete presente i film degli indiani contro i cow boys? Ecco, qui è tutto come in quelle vecchie pellicole. Immenso, sconfinato e mozzafiato. La prima tappa del nostro viaggio tra i deserti degli Stati Uniti centrali è una meravigliosa scenic way: la Route 9
Lo Zion National Park
Attraverso paesaggi spettacolari, la Route 9 ci porta nel cuore di uno dei parchi dell’ovest Usa meno conosciuti ma bellissimo: lo Zion National Park, dove l’erosione delle acque nei secoli ha modellato canyon e formazioni rocciose incredibili, paradiso per escursionisti e appassionati di arrampicata libera.
Kanab, città dei mormoni
Percorrendo la Route 89, dallo Zion si arriva a Kanab, una autentica cittadina del West chiamata “La piccola Hollywood” perché è stata set di moltissimi film e serie televisive western. Se passate da queste parti dovete assolutamente visitare la Kanab Heritage house, la tipica casa dai pionieri mormoni, rimasta intatta e visitabile ad offerta libera: un gioiello.
La Kanab Heritage House
La casa fu costruita nel 1892 da Henry e Mary Bowman ed oggi è una casa museo dove si può scoprire la vita quotidiana dei pionieri dell’epoca. Tutto sembra rimasto fermo ai primi del ‘900.
Visitando questi luoghi si ha la percezione di quanto fosse dura la vita dei pionieri, che con pochi mezzi e i pellerossa in agguato, nell’800 hanno attraversato migliaia di km di deserto per costruire case in posti dove sembra impensabile poterlo fare oggi.

E anche quanto sia stato ingiusto il destino dei nativi che erano i padroni di queste meraviglie e ora sono relegati in una “nazione” senza potere politico, poveri e emarginati.
Una curiosità: lo Utah è lo stato mormone per eccellenza. Qui vive il 35% dei mormoni americani. In realtà il nome ufficiale è “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”. Mormoni è solo un soprannome che deriva dal Libro di Mormon, una versione rivista e corretta della Bibbia e del Vangelo, scritta da Joseph Smith, il padre fondatore dei mormoni. Per essere annesso agli Usa nel 1896 hanno dovuto rinunciare alla poligamia che invece è ammessa dalla loro confessione ma pare che clandestinamente sia ancora praticata.
A poca distanza dalla Heritage House si trova il Parry Lodge, ovvero l’edificio, anch’esso in tipico stile coloniale, dove alloggiavano le troupe e gli attori che giravano i western da queste parti. La Monument Valley, location per eccellenza di tantissime pellicole western, infatti, è lontana più di 50 km, ma questo era il nucleo abitato più vicino dove alloggiare quando si girava un nuovo film. E ancora oggi le strutture ricettive sono davvero poche. .

Bryce Canyon National Park
Da Kanab, attraverso un paesaggio stile “la casa nella prateria”, si arriva al Bryce Canyon National Park. Nonostante sia molto instagrammato è anche relativamente poco conosciuto. Una meraviglia della natura, un paesaggio che sembra finto tanto il rosso della pietra contrasta con il verde delle conifere e soprattutto con il grigio del cielo, che qui “regala” temporali violentissimi e improvvisi, uno dei quali ci ha beccati in pieno.
La sensazione qui è di ammirazione della bellezza della natura, grandezza e silenzio, soprattutto il silenzio di questi spazi immensi e poi un po’ di paura vedendo da lontano i nuvoloni neri e i fulmini su questo paesaggio incredibile a 3000 metri di altitudine
Di fronte a questo spettacolo unico, la sensazione che si prova è di rispetto verso la natura, che lì si mostra così immensa e spettacolare da sembrare finta. E soprattutto di trovarsi in un paesaggio che non appartiene alla Terra ma ad un altro pianeta, veramente, anche perché è un’immensità che ti fa sentire davvero piccolo, è un paesaggio di una potenza e di una vastità incredibili.
Dopo una notte a Kanab, ci spostiamo a Page, oltre il confine con l’Arizona. Il giorno dopo ci dirigiamo verso l’Antelope Canyon, passando prima per due dei luoghi più famosi e fotografati di questi territori : il Lake Powell e l’Horseshoe Bend sul fiume Colorado. L’Horseshoe bend è profondo circa 300 metri, a forma di U ed è possibile ammirarlo dall’alto di un pendio, dopo una breve camminata su un sentiero che parte dalla U.S. Route 89. Vista la sua particolare forma, prende il nome, appunto, di “ferro di cavallo”.

L’Antelope Canyon
Per raggiungere l’Antelope Canyon consigliamo di prendere parte ad un tour organizzato che parta dal centro abitato di Page e raggiunga il canyon con la jeep. Anche perché da soli non si può entrare, è un luogo sacro per i nativi ed infatti le guide sono tutti discendenti dei Navajo. La corsa in jeep nel mezzo di un deserto sabbioso rosso, completamente disabitato, è stata un’esperienza fantastica.
Il nome “Antelope” viene da antilocapra, l’antilope americana dalle lunghe corna diffusa nelle praterie dell’Arizona. Il momento migliore per visitare il canyon è intorno alle 12, quando c’è la luce migliore che passa attraverso le aperture nelle rocce. Ma ovviamente è anche l’orario con più affluenza e il più caro. Il consiglio è di prenotare online la visita con un molti giorni di anticipo e di portare tanta pazienza quando vi troverete in fila a fotografare tutti lo stesso scorcio uno dopo l’altro. Ne varrà veramente la pena. L’emozione provata qui è stata quella di sentirsi al centro della terra, a contatto con un’energia ” primordiale”. E poi il silenzio ovattato del deserto. Sembrava di essere in una sala d’incisione, nessun suono, nemmeno che so, il cinguettio degli uccelli. Una sensazione veramente irripetibile.
