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Italia

Ravenna, cosa visitare oltre ai mosaici

Consigli per una visita della città patrimonio dell’Unesco

Ravenna fa parte indiscutibilmente delle città più belle d’Italia. Un centro storico raccolto, facile da raggiungere se provieni dalla stazione, con una concentrazione incredibile di capolavori d’arte, a cominciare dai suoi 8 siti storici patrimonio Unesco : la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, i Battisteri degli Ariani e degli Ortodossi, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e in Classe, la Cappella Arcivescovile e il Mausoleo di Teoderico.

La stazione centrale dista appena 750 metri dalla centrale Piazza del Popolo e soltanto 1 km a piedi da San Vitale e Galla Placidia. I principali hotel a tre stelle si trovano tutti in questa zona, tra stazione e centro storico. Per cui il consiglio è di prendere una stanza qui e girare a piedi.

Forse non tutti sanno che è stata capitale di ben tre imperi: l’Impero Romano d’Occidente, quello del re dei Goti Teodorico e infine quello di Bisanzio. Un weekend è più che sufficiente per visitare quanto meno le attrazioni principali. Primo consiglio che mi sento di dare è quello di acquistare subito, appena arrivati, il biglietto da 10,50€ che dà diritto all’ingresso a cinque dei principali luoghi da visitare :

la Basilica di San Vitale

il Mausoleo di Galla Placidia

la Basilica di S. Apollinare nuova

il Battistero Neoniano

il Museo e la Cappella Arcivescovile

Dotatevi di un po’ di pazienza e qualcosa da leggere. Qui trovate le biglietterie ufficiali, ma occhio che potreste trovare un po’ di fila come testimoniano queste immagini

Raccontare la bellezza e la suggestione dei mosaici di Ravenna sarebbe troppo facile. Il consiglio che vi do è quello di cercare di arrivare qualche minuto prima dell’apertura dei siti, almeno dei due principali, San Vitale e Galla Placidia che si trovano uno di fronte all’altro, ed evitare di visitarli nelle ore di punta, di solito a metà mattinata o primo pomeriggio. Ad accogliervi troverete moltissime guide, anche molto giovani a volte, super preparati e disponibili. Chiedete loro curiosità sui mosaici e sulla storia, vi sapranno far leggere questi capolavori che altrimenti potrebbero sembrarvi sì bellissimi ma un po’ tutti simili.

San Vitale

Mausoleo di Galla Placidia

Piccola curiosità sul Mausoleo di Galla Placidia : si narra che il celebre compositore americano Cole Porter, in viaggio di nozze a Ravenna, rimase talmente colpito dalla magia del piccolo mausoleo e dal cielo tempestato di stelle,, da comporre la sua famosissima canzone Night and Day.

Il Museo e la Cappella Arcivescovile

Compresi nel biglietto cumulativo da 10,50€ ci sono anche il Battistero Neoniano e il Museo Arcivescovile, ai quali si accede dallo stesso ingresso. Nel Museo Arcivescovile due chicche su tutte colpiranno la vostra attenzione : la cattedra vescovile di Massimiano, ovvero il trono dell’arcivescovo di Ravenna tra il 546 e il 554, decorato con dei magnifici pannelli in avorio scolpiti che rappresentano la vita di Gesù e degli Apostoli, e il curioso Calendario Pasquale che serviva per calcolare il giorno di Pasqua tra il 532 e il 626, e che rimase in uso in occidente fino alla riforma gregoriana del 1538.

Sant’Apollinare in Classe

Per visitare Sant’Apollinare in Classe, fuori città, avete due opzioni : o prendete la macchina e in un quarto d’ora dal centro siete lì, o dalla stazione parte il bus numero 4.

Ravenna
Sant’Apollinare in Classe

Se visitate Sant’Apollinare in Classe, non perdete di fare un salto anche al vicino, e nuovissimo, Museo Classis , una ex fabbrica trasformata nel museo della Città e del Territorio che attraverso una raccolta di reperti archeologici e testimonianze del passato ripercorre tutta la storia di Ravenna dalle origini etrusco-umbre all’antichità romana, dalle fasi gota e bizantina all’alto Medio Evo.

Piazza del Popolo

Il cuore della città è Piazza del Popolo che risale al 1400 e fu costruita dai Veneziani. Qui campeggiano due colonne in granito in cima alle quali si trovano le statue di San Vitale e quella del patrono Sant’Apollinare.

All’inizio si chiamava Piazza Vittorio Emanuele II, ma dopo il referendum del 1946, quando oltre l’88% dei ravennati preferì la repubblica alla monarchia, cambiò nome con quello attuale.

Piazza del Popolo Ravenna

Il Mercato Coperto di Ravenna

Da Piazza del Popolo, percorrendo poche decine di metri di via IV Novembre, si arriva al Mercato Coperto di Ravenna, riaperto soltanto a Dicembre del 2019. Una vera chicca da non perdere che in pochi mesi è divenuto uno dei luoghi di ritrovo preferiti dei ravennati, con isole gastronomiche a tema, dal pesce ai fritti, bar, supermercato bio, un’architettura e un arredamento molto curato e un’ampia area di ritrovo e per gli appuntamenti culturali al piano superiore.

La Rocca Brancaleone

Un altro luogo che vi suggerisco di visitare, oltre ai mosaici, è la Rocca Brancaleone, ad appena 5 minuti di distanza dal centro e facilmente raggiungibile dalla stazione anche a piedi.

Una vera e propria cittadella fortificata costruita per difendere la città nel 1400, che oggi è un bellissimo parco dove fare una passeggiata o assistere ad eventi culturali. La rocca infatti ospita ogni anno un’arena estiva di proiezioni cinematografiche all’aperto e il festival Ravenna Jazz.

La Tomba di Dante

Forse non tutti sanno che Dante Alighieri non è sepolto a Firenze, come ci si aspetterebbe, ma proprio a Ravenna, dove morì nel 1321 durante il suo esilio. C’è una curiosa storia intorno a questa tomba, degna della sceneggiatura di un film.

San Francesco

A pochi passi dalla Tomba di Dante si trova la Basilica di San Francesco, famosa per la sua cripta sommersa d’acqua sotto l’altare maggiore, dove nuotano liberamente i pesci rossi. Questo accade perché si trova ad di sotto del livello del mare e l’acqua piovana confluisce al suo interno, creando un effetto molto suggestivo al di sotto del quale si vedono i mosaici in trasparenza. Quando ci sono stato io, ad inizio gennaio, nella cripta era allestito un bellissimo presepe galleggiante.

La cripta sommersa d’acqua

Dintorni di Ravenna

Se il tempo ve lo permette, vi consiglio di prendere la macchina e fare una gita Comacchio, ad una mezzora di distanza, e all’Abbazia di Pomposa, a circa 50 minuti di auto. Si raggiungono molto facilmente in direzione Ferrera percorrendo la 309 che attraversa delle bellissime riserve statali. Attenzione perché lungo la strada vi capiterà di incontrare moltissime nutrie che vivono nei canali delle riserve.

A Comacchio è quasi d’obbligo assaggiare le anguille, specialmente cucinate alla piastra, o le famose acciughe marinate della laguna.

Comacchio
Abbazia di Pomposa

Cosa mangiare a Ravenna

Ravenna uguale Romagna, per cui negozi e chioschi di piadine ne troverete un po’ ovunque. La piadina ravvenate è un po’ più alta e pastosa rispetto a quella riminese, e la più particolare, che troverete ovunque, è quella con squacquerone e fichi caramellati.

Piadina squacquerone e fichi

Vii consiglio di provare anche il crescione, una sorta di piadina chiusa, simile ad un calzone, perfetto per uno spuntino anche da passeggio.

Crescione

Imperdibili invece i passatelli in brodo, preparati con o i cappelletti di Ravenna, che si distinguono per essere ripieni rigorosamente di formaggio e non di carne. I ristoranti migliori che si contendono i passatelli e cappelletti più buoni li trovate quasi tutti nella zona centralissima di via Ponte Marino, a due passi da Piazza del Popolo.

Passatelli in brodo
Cappelletti di Ravenna

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